Quando si hanno delle difficoltà sul significato di alcuni termini si ricorre al dizionario o alla enciclopedia e non sempre si riesce nello scopo specialmente se si tratta di termini tecnici o parole composte. Per venire incontro ai lettori di questa rubrica si darà di seguito il significato dei termini tecnici più utilizzati. Relativamente al ciclo compiuto dalla pianta con “germinatoio” si intende il luogo ove i semi vengono fatti germinare e dove la piantina rimane per due-quattro giorni. In vivaio le piantine da orto rimangono dalle quattro alle sei settimane ben distanziate tra loro in modo di evitare la filatura degli internodi cioè l’eccessivo sviluppo in lunghezza a scapito dell’ingrossamento. Con “messa a dimora” viene inteso il luogo dove la pianta compie la maggior parte del proprio ciclo e dove produce i suoi frutti. Ciò non toglie che i semi di alcune piante come ad es. le cucurbitacee vengono direttamente seminati senza subire i vari passaggi che pregiudicano lo sviluppo dell’apparato radicale. Per quanto riguarda invece le operazioni colturali, queste si dividono “operazioni molto profonde” che vengono effettuate una due volte l’anno come ad esempio la vangatura con la quale si può anche incorporare il letame, da altre “superficiali” come la sarchiatura o la rincalzatura. La prima serve al contenimento delle erbe infestanti e alla rottura delle croste superficiali per evitare l’eccessiva evaporazione; la seconda pratica, invece, consiste nell’accumulare alla base del fusto delle piante del terreno al fine di stimolare la formazione delle radici, proteggere la pianta dal gelo, per favorire l’imbianchimento ecc.. Con “scacchiatura e sbottonatura” si intende rispettivamente la soppressione dei germogli ascellari pratica molto diffusa nel pomodoro, e dei bottoni fiorali ascellari come nel caso tipico del garofano. Infine con “sostanza organica” si indica tutto ciò che brucia come letame, torba, foglie, residui di cucina ecc.