Con l’arrivo di giugno le giornate raggiungono la loro massima durata. Il giorno così lungo permette alla vegetazione dell’orto di accrescersi con una velocità sorprendente richiedendo cure costanti e ravvicinate. Bisogna controllare la colorazione della vegetazione e nel caso di tonalità troppo chiare intervenire con nitrato di sodio o solfato ammonico in dosi modeste distribuite su tutto il terreno e senza interessare le foglie che, altrimenti, rimarrebbero scottate. Le piogge del mese scorso hanno sicuramente rinvigorito le erbe infestanti che andranno tolte e possibilmente interrate selezionando quelle di interesse terapeutico come malva, ortiche, le radici di bardana, camomilla ecc. che una volta essiccate, all’ombra, saranno preziose per infusi e decotti. E’ possibile trapiantare all’aperto il sedano, sicuramente una delle più esigenti piante dal punto di vista termico mentre la coltivazione delle specie da frutto è in piena fase di crescita. Il terreno utilizzato deve essere molto soffice affinché possa essere rincalzato per l’imbianchimento. Altre semine possono essere effettuate con radicchio estivo, cavolo invernale, rape, fagiolini e fagioli rampicanti. Per quest’ultimi può essere riservato eventualmente il terreno vicino alla recinzione in modo da far sviluppare la pianta sulla rete. La semina a dimora verrà fatta con una quantità di seme leggermente superiore alle dosi consigliate per la coltivazione in modo di poter eventualmente selezionare le plantule nate e tener conto dei semi non germinati. Se invece si intende trapiantare direttamente le piantane con 2-3 foglie è conveniente rimandare di una decina di giorni. Le piantine di pomodoro, melanzana e cetrioli ormai in fase avanzata di crescita vanno continuamente gradualmente scacchiate sopprimendo tutti i germogli ascellari e le foglie basali in modo che i frutti prodotti successivamente siano completamente spogliati dalle foglie rendendo omogenea la maturazione. Continuare con e concimazioni meglio se nell’acqua di irrigazione al 2 per mille di concentrazione evitando di bagnare le foglie.
Pioggia benefica! Le irrigazioni anche se regolari ed abbondanti non sembrano avere lo stesso effetto sull’orto di quello provocato da una abbondante pioggia. Ristabilire le condizioni ottimali per la crescita delle piante è la prima operazione necessaria nell’orto dopo questa meteora. Pertanto un manciata di concime completo e delle lavorazione superficiale con una zappetta hanno il duplice scopo di favorire l’interramento dei concimi e allo stesso tempo di rompere l’eventuale crosta superficiale. Le lavorazioni dei primi strati del terreno ritardano l’evaporazione dell’acqua che sale per capillarità dagli strati più profondi e nello stesso tempo eliminano sul nascere eventuali erbe infestanti. Chi possiede del terreno già adeguatamente preparato può tranquillamente provvedere all’impianto di quelle colture come sedano e cetriolo che necessitano di temperature più elevate delle altre colture da orto. La semina a file per il sedano è la migliore mentre può risultare utile trapiantare le piantine di cetriolo vicino alla eventuale rete di recinzione per dare la possibilità alla futura pianta di sostenersi e effettuare così, una coltivazione in verticale. Se ciò non fosse possibile, in commercio esistono reti in plastica di facile applicazione che possono essere utilizzate anche per altre colture come fagiolini e piselli rampicanti. Dagli inizi del mese in poi, via libera al trapianto di cavoli e cavolfiori precoci per raccolte estive e varietà tardive a raccolta autunnale. Per le semine di spinaci e lattughe occorrerà, invece, stare attenti ad utilizzare varietà estive
Le ferie estive possono essere problema dei vacanzieri mentre nell’orto di vacanze proprio non se ne parla: la produzione continua inesorabile e diventa anzi maggiore durante il periodo estivo. Quindi per allontanarsi anche per pochi giorni occorre necessariamente qualcuno che faccia da sostituto. Le irrigazioni, infatti, su pomodoro, melanzane e zucchine devono essere costanti e regolari, temporali estivi permettendo che, eccezionalmente quest’anno, al Nord hanno reso inutile tale operazione. Oltre a questo, le piante crescendo velocemente necessitano di continue legature e un controllo sanitario continuo che prevenga attacchi di peronospera e alternaria molto frequenti nel pomodoro e di septoria sul sedano. Per prevenire queste malattie occorre intervenire preventivamente con prodotti a base di ossicloruro di rame circa ogni 20 giorni utilizzando 40-50 grammi ogni 10 litri di acqua. Per oidio del melone, zucchino e cetriolo va invece utilizzato un preparato a base di zolfo bagnabile intervenendo nelle ore più fresche della giornata ogni 5-7 giorni con 20-30 grammi di prodotto per litro.
Gli afidi, invece, possono essere combattuti utilizzando prodotti a base di piretrine, prodotto di origine naturale estratti dal piretro, nome comune dei crisantemi tra cui quello di Dalmazia. Nel caso di attacchi contemporanei di afidi e dorifora, come ad esempio può succedere sulla patata, è consigliabile utilizzare piretrine sintetiche. L’utilizzo di queste sostanze risulta indubbiamente più positivo di altri per la bassa tossicità del prodotto che tende a persistere sulla pianta per soli 3-4 giorni. In ogni caso prima di utilizzare qualsiasi prodotto occorre leggere attentamente le avvertenze sulla confezione controllando che l’ortaggio da trattare sia compreso nella lista del campo d’impiego. Per i trattamenti insetticidi bisogna intervenire solo quando la soglia di infestazione è tale da compromette la produzione e dopo aver verificato la mancanza di predatori naturali come coccinelle e Crisope.
Niente calorie e niente colesterolo” potrebbe essere lo slogan per le specie aromatiche. Nonostante ciò il consumo di specie aromatiche non sembra interessare notevolmente i consumatori che rilegano il loro utilizzo solo alla preparazione di prodotti locali o preparati particolari che in ogni caso hanno lanciato il prodotto vedi ad esempio il pesto alla genovese per il basilico o il peperoncino che caratterizza i salumi della Calabria. Eppure le aromatiche non hanno solo la proprietà di aromatizzare e condire il piatto ma apportano allo stesso una quantità notevole di oli vegetali, vitamine, amminoacidi ed alcuni alcaloidi che migliorano e aiutano la digestione. “Se l’uomo conoscesse i meriti del sedano ne riempirebbe l’orto” diceva un proverbio che esaltava le proprietà stimolanti delle funzioni sessuali del sedano che indubbiamente rimane un alimento depurativo ricco di vitamina A, B, e C. Anche il prezzemolo, per la presenza di un olio essenziale che contiene apiolo, sembra che sia capace di stimolare ed eccitare la muscolatura uterina e se consumato crudo apporta all’organismo una quanti notevole di vitamina C superiore a quella di arance e cavoli. Poche piante di peperoncino, nell’orto, con i loro frutti possono aiutare la digestione di coloro che soffrono di intestino pigro e stitichezza. Infatti, le sostanze in esso contenute stimolano positivamente e accelerano la digestione anche se l’utilizzo del peperoncino nelle vivande va somministrato gradualmente e a dosi crescenti in modo di abituare il palato al sapore piccante e acre. Stessa azione benefica alla digestione può derivare dall’aggiunta di basilico alle pietanze. La presenza di sostanze come il cineolo e il lineolo nelle foglie del basilico lo rendono stimolante per la secrezione di saliva che attiva già nella bocca la presenza di enzimi che avviano il processo digestivo. Il basilico rispetto alle altre specie ha il vantaggio che può essere coltivato in vaso sul davanzale e raccolto immediatamente all’occorrenza.