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By Il Potatore
Commenti disabilitati su Inverno agli sgoccioli!
Categories: Potatore news
Tags: cipolle, cipollotti, efetto serra, fragole, semine, Serre
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Ott
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Rotazione – Non si discute l’importanza delle rotazioni sulle colture sia erbacee che orticole e non è raro vedere aziende agricole che sullo stesso appezzamento coltivano non solo grano, mais o soia ma anche cavoli e ortaggi da foglia secondo un precisa successione. Un po’ più difficile è invece programmare una valida rotazione che sfrutti al meglio le potenzialità del terreno senza che lo stesso sia depauperato eccessivamente e tale da divenire alla fine più o improduttivo. In tale rotazione va tenuto presente, inoltre, che alcune colture prediligono ph basico e al contrario altre specie vegetano più facilmente in condizioni di acidità e che non tutte le specie utilizzano gli stessi elementi e quantomeno nelle stesse percentuali.
I° anno – Al fine di ottimizzare le coltivazioni di seguito si riporta un esempio di rotazione triennale di un orto di circa 80 metri quadri. Al primo anno effettuare una profonda vangatura al primo appezzamento, incorporando letame ben maturo, e adibirlo alla coltivazione di leguminose (fagioli, piselli) e ortaggi da foglia. Nel secondo appezzamento va eseguita una concimazione con un fertilizzante chimico completo per poi adibirlo alla coltivazione di ortaggi da radice (agli, cipolle) e patate. Il terzo appezzamento va invece ammendato con calce, concimato con fertilizzante chimico e utilizzato per la coltivazione di cavoli, ortaggi da frutto e tutte quelle specie molto esigenti.
II° anno – La vangatura profonda va effettuata al secondo appezzamento con relativa letamazione e successivamente coltivare sullo stesso leguminose e ortaggi da foglia ma anche ortaggi da frutto (l’anno precedente era invece adibito alla coltivazione di agli, cipolle e carote). Dopo una concimazione completa il terzo appezzamento verrà utilizzato per la coltivazione di agli, cipolle, carote, ravanelli che non richiedono concimazioni letamiche in quanto queste favoriscono la biforcazione del fittone. Al primo appezzamento su cui verranno coltivati cavoli sarà conveniente oltre ad una concimazione di fondo con concime ternario distribuire calce in modo da renderlo leggermente alcalino, condizione preferita da tutte le brassicacee.
III° anno – E’ il terzo appezzamento ad essere vangato in profondità e concimato con sostanza organica che non necessariamente deve essere letame ma che può essere tranquillamente sostituito con compost oppure con sottoprodotti della macellazione opportunamente trattati e facilmente reperibili in commercio. Su questo appezzamento verranno coltivate quelle specie che richiedono ottima fertilità del terreno e pertanto patate, pomodoro, zucchine. Il secondo appezzamento opportunamente concimato e trattato con calce sarà coltivato a cavoli e infine il primo appezzamento accoglierà ortaggi da radice. Questo è da tener conto solo per le coltivazioni principali, visto che durante lo stesso anno sullo stresso appezzamento possono venir coltivate più specie.
Set
9
Nov
16
“Il futuro riscopre il passato” può essere l’espressione ideale per sottolineare come alcune pratiche agricole molto usate in passato, vengono riscoperte a fronte del notevole successo ottenuto nelle coltivazioni in campo. La consociazione ormai considerata da molti un tecnica agronomica superata dopo anni di monocoltura e rotazioni varie sembra riprendere vigore per talune colture orticole. Per i meno addentrati nella terminologia agraria, si ricorda che con “consociazione” si intende la coltivazione contemporanea di più specie sullo stesso terreno che in passato vantava successi notevoli e come nel caso della vite maritata all’olmo, all’acero o al gelso. Sicuramente per questo tipo di coltura è fuori discussione l’ormai superamento di tale abbinamento ma se trattasi di colture ortive, poco o molto specializzate, riproporre l’ argomento è di sicuro interesse Scarola, bietola e cipolla oppure finocchio e sedano sono due esempi molto semplici e facili da effettuare e trovano l’interesse anche di molte aziende ma per alcuni aspetti è possibile “esagerare” utilizzando in una consociazione oltre cinque specie come sedano, ravanello, lattuga, fagiolino e pomodoro. Il primo pensiero che correrà al l lettore sembrerà quello di un groviglio di piante dove andare a raccogliere fagiolini diventa molto difficile mentre i pomodori tutto sommato possono essere individuati ma, dopo una attenta riflessione sulla giusta epoca di semina, potrà risultare praticabile anche se in alcune regioni e in condizione di buona fertilità. In altre casi soluzioni più semplici possono essere quelle di seminare su lattuga in fase vegetativa molto avanzata piselli invernali e dopo la raccolta della lattuga anche cipolle consociando sullo stesso appezzamento tre specie con maturazione diversa nei quali la competizione non risulterà eccessiva vista l’utilizzo anche di leguminose ed in considerazione del fatto che la cipolla può essere raccolta precocemente come cipollotto.
Rotazioni