Set
26
Set
26
Apr
27
Penso che tutti conoscano la triste storia di Laika, la cagnetta che partì per lo spazio…. Beh, forse non conoscete come si siano svolti realmente i fatti. Se volete saperlo continuate a leggere!!!!
Dopo oltre mezzo secolo di esplorazioni spaziali molti hanno dimenticato che la prima creatura ad andare nello spazio apparteneva alla razza canina (non a quella umana)! Il cane, era in realtà un randagio cresciuto nelle strade di Mosca, il suo nome era Laika. Gli scienziati costruirono lo Sputnik, il satellite che avrebbe inaugurato la corsa alla conquista del cosmo. Il 7 novembre 1957 costruirono un’ altra navicella chiamata sputnik 2° ma, per mancanza di tempo, non gli fu messo né una scudo termico né un paracadute. Insomma, chiunque avesse viaggiato nella navicella sarebbe partito con un biglietto di sola andata. Per intraprendere questo viaggio scelsero 3 randagi. Il primo lancio se lo aggiudicò una meticcia di soli 6 chili (Laika). Lo sputnik 2° venne lanciato in orbita il 3 novembre 1957 con a bordo Laika e i russi sbandierarono ai quattro venti quant’erano stati bravi a mandare il primo essere vivente nello spazio. Peccato che l’impresa, come si scoprì anni dopo, non fosse stata come l’avevano “dipinta”. Laika fu sottoposta a numerose esercitazioni durante le quali però, al contrario dei altri cani, il suo cuore iniziava a battere irregolarmente. Per decenni i sovietici sostennero che Laika sopravvisse alcuni giorni nella navicella…. Non era vero! La cagnetta morì poche ore dopo il lancio, probabilmente di paura e la verità venne a galla 45 anni dopo! Una morte tragica e sofferente. Il 12 novembre 1961 un’ astronauta di nome Yuri Gagarin partì per lo spazio. Troppo tardi per far compagnia a Laika e portarla a passeggio tra le stelle.
Articolo di Chiara, alunna del Potatore.
Apr
20
Gen
11
margherita
Il lupo è un animale che da sempre affascina e attira l’attenzione, soprattutto negli ultimi dieci ann
i in Svizzera dove sta ritornando a ripopolare il territorio. Questo ripopolamento ha avuto inizio nel 1995 e si sta espandendo sempre di più: ha raggiunto lo spazio alpino dell’Italia e della Francia e sta raggiungendo le Alpi centrali. Ma sul territorio svizzero ci sono ancora molti ostacoli, uno di questi è (come di consueto) l’uomo. La porta d’ingresso principale per entrare in Svizzera è il Vallese da cui poi si può accedere ad un altro cantone, ma purtroppo il lupo non può attraversarlo perché qui ci sono le pecore al pascolo e, quando è affamato le attacca, per questo i pastori li abbattono. Questo fenomeno non fa che peggiorare la situazione: i lupi rischiano l’estinzione e ora che si intravede un barlume di speranza sulla loro sopravvivenza, arriva l’uomo, che come al solito rovina tutto, solo perché questo povero animale affamato uccide una o due pecore per non morire di fame; io penso che noi faremmo lo stesso se non mangiassimo da giorni interi, e poi le pecore mica rischiano l’estinzione!!!e se ne trovano a milioni. La caccia al lupo è tutt’ora assolutamente vietata e per chi infrange questa regola sono previste severe punizioni. Anche se rimangono in circolazione i bracconieri che non perdono un minuto per abbattere un innocente animale in cambia di denaro.
Il wwf è prontamente intervenuto: ha fatto un sondaggio da cui è risultato che solo il 20% della popolazione svizzera non accetta il lupo. Per tanto ha dichiarato di voler suscitare, in futuro, dibattiti costruttivi sulla convivenza con il lupo e sulla protezione delle greggi senza nessuna
E ricordiamoci che il lupo è l’antenato del nostro fedele cagnolino e quindi, come si ha rispetto per il cane, lo si deve avere, a maggior ragione, per il lupo.
Dic
22
Il tilacino, detto anche Lupo marsupiale, è un mammifero marsupiale classificato Thylacinus cynocephalus nella famiglia dei dasiuridi. Quasi certamente estinto in tempi recenti, era diffuso unicamente in Tasmania. Aveva le dimensioni di un piccolo lupo e somigliava in tutto e per tutto a un cane, salvo che per l’aspetto della coda, piuttosto rigida, per la forma affusolata delle parti posteriori e per il numero di dita, che nel tilacino sono 5 per zampa. Il pelo era corto e ruvido, di solito color marrone-giallastro con evidenti strisce nere sul dorso. Non potremo più vederlo ormai, tranne che per ricostruzioni compiuterizzate, come d’altronte TANTISSIMI altri animali.
Ora io mi chiedo…. perché l’uomo deve essere cosi crudele con gli animali? Insomma, se essi si estinguono è per pochissima parte colpa dell’ambiente e delle circostanze naturali. La maggior parte della colpa va all’uomo, che con la sua ignoranza sta distruggendo gli equilibri naturali del nostro pianeta. Non solo, molte specie si estinguono per la caccia, e molto spesso non per procurarsi il cibo. Ma per parti degli animali stessi, come le ossa, i denti e la pelle di tigre, o l’avorio delle corna dei rinoceronti e degli elefanti. Ora, a cosa servono?????????? Soltanto ad arricchirsi!! Non mi sembra giusto uccidere cosi degli animali (lo fanno clandestinamente in tutto il mondo anche se la legge lo VIETA ASSOLUTAMENTE!) per ricavarne denaro, sconvolgendo cosi tutti i sistemi naturali! Questa è la mia opinione… commentate e esprimete la vostra a questo riguardo.
Set
29
di Anna Bosc
”Mi piacerebbe moltissimo partecipare con il mio cane Landi ad attività nella scuola”…
Nelle scuole (materne o elementari) si potrebbero realizzare molte attività legate agli animali: i bambini amano gli animali, gli piace disegnarli, accarezzarli, guardarne le immagini o leggerne storie. Immaginate come sarebbe felice di poter svolgere attività con un cagnolino bravo ed educato. Educare i bambini al rapporto con i cani è fondamentale per numerosi motivi.Nella nostra civiltà tecnologica e virtuale si sta perdendo sempre di più il contatto con la natura, molti bimbi se gli chiedi “ sai cos’è e che verso fa una mucca?” lui risponde sorridendo “certo”, ma se gli chiedi “Hai mai visto una mucca?” lui ti dice “no” e ti guarda incuriosito. Ecco perché realizzare attività legate agli animali può essere molto positivo, un cane può fare da tramite tra il bimbo e la natura, può insegnarli a prendersi cura delle cose e a portarne rispetto e ad essere più gentile e sensibile; infatti di solito i bimbi che hanno un animale domestico sono più sereni, imparano a prendersi cura degli altri, a rispettare l’altro anche se è diverso, sono più capaci di dimostrare affetto.
E’ stato dimostrato che la relazione tra bambini e animali apporti grossi benefici nelle fasi dello sviluppo: siccome i bambini sono gli adulti del futuro sarebbe un bene insegnarli a rispettarli, amarli e che non bisogna assolutamente abbandonarli o maltrattarli. Ma c’è di più: far conoscere oggi gli animali ai bambini può servire a farli crescere più consapevoli del fatto che esistono esseri viventi e senzienti molto diversi, che percepiscono il mondo in maniere diverse, eppure nessuno è superiore o migliore di un altro, ognuno merita il rispetto della propria identità. visita di un cane può poi essere un utile strumento per la prevenzione di episodi di aggressione: si può insegnare ai bambini come relazionarsi con i cani, come vanno interpretati i loro atteggiamenti e qual è il loro linguaggio, come bisogna avvicinarli, accarezzarli, in generale come ci si deve comportare in loro presenza.
Praticare a scuola idonee attività con un cane può in definitiva essere per i bambini un’occasione per vivere una preziosissima, divertente, utile e ricca esperienza sensoriale, emozionale e sociale.