Giu
27
Giu
27
Mag
18
Ho deciso di scrivere questo articolo perchè mi sono sempre domandato la differenza fra confettura e marmellata…Dopo una mia piccola ricerca online ho scoperto che la vera marmellata è quella fatta da agrumi come il limone l’ arancia ecc. mentre la confettura e formata dalla frutta in generale (pesche,fichi ecc.).Inoltre nella marmellata la percentuale di frutta che deve essere deve essere superiore o uguale 20% mentre nella confettura è del 35% e nelle extraconfetture del 45%.Ciò che a noi sembra una semplice e banale distinzione è in realtà presente anche in una direttiva dell U.E. A dir la verità quando mangio una bella crostata che fa mia mamma non penso alla gran distinzione di confettura o marmellata che sta a farcire la torta =)
By dipydavide saluti a tutti
Mag
11
Nel XIX secolo, Candida Lena Perpenti, durante un’esplorazione botanica sulle prealpi Orobiche, delle quali fa parte la mia Valle Imagna, scoprì una campanula. Il primo annuncio di tale scoperta, fu pubblicato sulla Gazzetta di Milano nel 1816. Infatti, nell’autunno dell’anno precedente, la signora Candida, trovò in Valsassina una campanula che venne reputata una nuova specie.
In quel periodo Ranieri Giuseppe Giovanni Michele Francesco Geronimo d’Asburgo, arciduca d’Austria primo viceré del Lombardo-Veneto, era di passaggio a Bellano(Como). Gli presentarono la signora Candida alla quale concesse di dare il proprio nome alla campanula appena scoperta.
La Campanula Raineri, pianta biennale o perenne, alta da 5 a 10 cm, con radice fittonante a fusto eretto, molto foglioso in basso con foglie lanceolate o lineari intere o denticolate e fiori sessili raccolti in una spiga oblunga, o raramente ovale. Le corolle della campanula sono giallo-pallide, larghe da 2 a 2,5 cm e sono barbate, specialmente sui lobi. La campanula vive su calcare nei pascoli montani sassosi e cespugliosi tra 400 e 2.400 m di quota. Fiorisce tra giugno e agosto. In Lombardia può essere osservata sulle Prealpi Orobie, dalla sponda occidentale del lago di Como al lago di Garda. Non e’ utilizzata come pianta medicinale ma qualche volta viene raccolta per la sua forma poco comune, nonostante sia una specie protetta.
Mag
8
Apr
27
Penso che tutti conoscano la triste storia di Laika, la cagnetta che partì per lo spazio…. Beh, forse non conoscete come si siano svolti realmente i fatti. Se volete saperlo continuate a leggere!!!!
Dopo oltre mezzo secolo di esplorazioni spaziali molti hanno dimenticato che la prima creatura ad andare nello spazio apparteneva alla razza canina (non a quella umana)! Il cane, era in realtà un randagio cresciuto nelle strade di Mosca, il suo nome era Laika. Gli scienziati costruirono lo Sputnik, il satellite che avrebbe inaugurato la corsa alla conquista del cosmo. Il 7 novembre 1957 costruirono un’ altra navicella chiamata sputnik 2° ma, per mancanza di tempo, non gli fu messo né una scudo termico né un paracadute. Insomma, chiunque avesse viaggiato nella navicella sarebbe partito con un biglietto di sola andata. Per intraprendere questo viaggio scelsero 3 randagi. Il primo lancio se lo aggiudicò una meticcia di soli 6 chili (Laika). Lo sputnik 2° venne lanciato in orbita il 3 novembre 1957 con a bordo Laika e i russi sbandierarono ai quattro venti quant’erano stati bravi a mandare il primo essere vivente nello spazio. Peccato che l’impresa, come si scoprì anni dopo, non fosse stata come l’avevano “dipinta”. Laika fu sottoposta a numerose esercitazioni durante le quali però, al contrario dei altri cani, il suo cuore iniziava a battere irregolarmente. Per decenni i sovietici sostennero che Laika sopravvisse alcuni giorni nella navicella…. Non era vero! La cagnetta morì poche ore dopo il lancio, probabilmente di paura e la verità venne a galla 45 anni dopo! Una morte tragica e sofferente. Il 12 novembre 1961 un’ astronauta di nome Yuri Gagarin partì per lo spazio. Troppo tardi per far compagnia a Laika e portarla a passeggio tra le stelle.
Articolo di Chiara, alunna del Potatore.
Apr
26
Apr
23
Apr
20
Feb
5
Feb
3
GAS: gruppo-acquisto- solidale, un modo per risparmiare.
Per gas non si intende il comune gas che si usa per il riscaldamento, ma bensì un modo per risparmiare.
-Un comune esempio è quello della cena con i propri amici: alla fine della cena si va tutti insieme alla cassa per pagare ma il cassiere non ci da lo scontrino e tante volte “ci frega”. Allora un rimedio semplice ma efficace è quello di chiamare prima il ristorante per prenotare il tavolo e decidere sul prezzo. Questo procedimento lo si fa per vari ristoranti finché non si trova quello più conveniente: ad esempio, uno dei ragazzi chiama il ristorante e per una pizza, una lattina e un dolce, si domanda al pizzaiolo quale è il prezzo del ristorante.
-Un ’ altro esempio è la foto scolastica più l’annuario. Bisogna pagare 3 euro, se non sbaglio, la propria foto di classe. Bene. Ma per risparmiare,non si potrebbe organizzare una data , e in quel giorno un ragazzo porta la macchina fotografica, ci si mette tutti in fondo alla classe, e il professore fa la foto. Così il ragazzo a casa si stampa le foto e non c’è neanche più bisogno di pagare la foto al fotografo e , per chi vuole, si paga soltanto l’annuario.
-Oppure c’è anche il discorso dei panini al bar, dove, ogni giorno si paga quel che si vuole prendere, e così facendo, penso che in totale abbiamo speso verso i 100euro. Dunque o si decide di ridurre i costi dei panini, oppure ci si può prendere la briga, la sera prima, di farsi il panino a casa. Nella mia classe già in tanti lo fanno.
Questi 3, sono modi semplici per risparmiare dei soldi, i quali possono essere utilizzati in altre occasioni e che si possono spendere dove, come e quando vi piace.
Gen
30
Gen
25
I nostri antenati vivevano immersi nella natura e costruivan le loro case con materiali forniti dalla stessa : canne di bambù, legno, argilla e paglia.
Evolvendosi negli anni il legno, materiale molto solido e sicuro, unito alla pietra o a mattone di argilla unito alla pietra o alla calce, ha dato origine a vere e proprie case definibili ecologiche.
I materiali utilizzati nell’edilizia tradizionale non sono naturali in quanto modificati dalla tecnologia e dalla chimica; per le strutture portanti viene usato il cemento e il ferro ritendoli sicuri; gli isolamenti di solito sono di origine sintetica, le superfici interne rifinite molte volte, con materiali scadenti e con collanti chimici.
Ne consegue che tutti questi componenti provacano gravi danni alla nostra salute e a quella dei nostri cari.
In Italia ci sono stati casi in cui si dovuto inervenire drasticamente con la chiusura di scuole costruite con materiali tossici.
In dette scuole gli allievi e gli insegnanti, durante la permanenza all’interno dell’edficio, furono colpiti da nausea, mal di testa, attacchi di tosse, svenimenti.
Le cosiddette case ecologiche utilizzano materiali provenienti esclusivamente
scuola ecologoca montegridolfo
dalla matura come : legno, gesso, sughero, lana di roccia.
Gli impregnati sono di natura minerale e le vernici sono vegetali.
I materiali sono certificati in tutto il mondo, sono totalmente riciclabili e/o rinnovabili nel tempo e non necessitanodi spazi attrezzati in quanto iteramente riutilizzabili per altre costruzioni. I costi sorprendenti visto che non si discostano oltre il 10% dalle case in muratura tradizionale
Gen
24
Gen
20
Invasione di coccinelle a fine ottobre sui muri delle case bergamasche. Da Alzano ad Albino , da Bonate ad Ambivere fino a Cenate.
A Rovetta si raccontava della facciata della chiesa inondata di sole e punteggiata di animaletti . Sono arrivate soprattutto nelle zone più verdeggianti come la Conca d’ oro a Bergamo . Dal museo Caffi ha risposto Paolo Pantini, conservatore di zoologia degli invertebrati e riferimento nel settore dell’ azienda sanitaria di Bergamo “ il fenomeno non deve preoccupare . Non ci sono rischi di natura igienico sanitaria : esistono numerose specie di coccinelle, ma nessuna da problemi all’ uomo , anzi si tratta di un anticrittogamico buono “.
“La numerosissima presenza di coccinelle è dovuta allo sbalzo di temperatura che ne ha favorito la riproduzione. Semplicemente , le coccinelle cercano il calore e anziché stare fra le piante si spostano sui muri delle case , attirando la nostra attenzione.”
Gen
18
recupero area Gismessa
Gen
17
e il latte dalle stalle alle…..stelle!!!
il prezzo del latte alla stalla è passato da 42 a 31 centesimi
Se non si raddoppierà la produzione agricola mondiale si andrà in contro ad una crisi alimentare mondiale permanente. Secondo la Coldiretti questa crisi ha conseguenze sull’aspetto commerciale, sociale e delle relazioni internazionali. Entro il 2050 la produzione agricola dovrà raddoppiare per garantire cibo a sufficienza alla popolazione.
Però questo aumento di produzione non sarà possibile se i prezzi rimarranno quelli attuali. Per coltivare un ettaro di grano si spendono 300 euro in più rispetto agli altri anni. L’orzo costava 18 euro a quintale mentre ora è sceso a 13 euro al quintale, il frumento è passato da 19 a 14 euro al quintale, il mais dai 24 euro (veniva anche usato per le biomasse per questo il prezzo è aumentato vertiginosamente) è arrivato a 12 euro al quintale, la soia invece rimane alle stelle (in questo campo si ha avuto una perdita del 20-30%).
E per quanto riguarda gli allevatori, con vacche da latte, ormai è profondo rosso. Il prezzo del latte alla stalla non è assolutamente remunerativo e risulta essere molto più basso rispetto a quindici anni fa, è passato da 42 centesimi,di due anni fa, a 31 centesimi, mentre al negozio si paga 1.50 euro, con un guadagno del 350%. In questo modo gli allevatori riescono a coprire a malapena le spese dei campi, come fertilizzanti,concimi e , sopratutto, sementi, che sono in costante aumento; molte aziende hanno già chiuso per questo motivo e quelle che rimangono non devono sgarrare e potrebbero sparire anche i
formaggi per mancanza di materia prima e ciò significherebbe un duro colpo per il “made in Italy”, già in gravi difficoltà, in quanto è in continuo aumento il latte importato da altri stati spacciato poi per latte italiano.
Per evitare che questo accada il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha mosso un piccolo passo in avanti, stabilendo l’etichettatura obbligatoria, che prevede l’obbligo di indicare la provenienza del latte e ha invogliato i consumatori a leggere queste etichette ed evitare di comprare prodotti stranieri.
Sono state fatte anche molte proteste e scioperi dagli allevatori, senza alcun risultato.
Però secondo me se le associazioni agricole: Coldiretti,Cia e Confagricoltura non si uniranno e faranno uno sciopero comune, non si otterrà mai nulla.
Gen
16
L’enigma dei cerchi nel grano è il mistero che più di ogni altro ha affascinato l’uomo negli ultimi anni. I primi cerchi sono apparsi per la prima volta nelle campagne inglesi. I cerchi nel grano sono forme geometriche iimpressionanti infatti vengono creati trammite l’appiattimento della vegetazione senza spezzarla. Di solito questi cerchi appaiono la notte e raramente di giorno molto spesso su grano e mai su sabbia o neve. Il cerchio più grande è quello di milk hill che ha coperto un area di 10000 metri quadrati e più spesso sono larghi circa 30 metri. Il primo cerchio apparse nel 1975 in Inghilterra e in quest’ultima sembra appaiano 300 cerchi all’anno. Una persona ha visto di notte un diavolo che gli mieteva il campo di grano lasciandogli questi grossi cerchi. Alcuni studiosi dicono che è opera umana ma ogni volta che qualcuno lo sostiene inevitabilmente il discorso cade sul
pitogramma di milk hill. Infatti questo cerchio cerchio è stato creato in una notte piovosa e quindi sfavorevole per l’uomo. Questo pitogramma comprende in totale 410 cerchi per un diametro di circa 280 metri qualcuno osservandolo vi ha visto realizzata una galassia. Nel 1997 uno studente, Robert van der Broeke avrebbe visto mentre si recava a scola delle sfere luminose volteggiare neel’aria. Atratto dal fenomeno si sarebbe avvicinato perdendo i sensi una volta circondato dagli oggetti.Quando si risvegliò si trovò all’interno di un cerchio largo 12 metri.Nell’anno 2001 sempre lo stesso Robert e altri quatro amici assistirono ad un fatto sorprendente. I ragazzi videro 3
fasci di luce uno illuminava la loro casa un’altro il pagliaio di fronte e un altro ancora il campo di grano d’avanti a casa. Il mattino dopo trovarono un grosso pitogramma nel terreno.Questa stupenda e suggestiva storia però rimane tutt’ora una questione ancora aperta.
Gen
13
Gen
11
margherita
Il lupo è un animale che da sempre affascina e attira l’attenzione, soprattutto negli ultimi dieci ann
i in Svizzera dove sta ritornando a ripopolare il territorio. Questo ripopolamento ha avuto inizio nel 1995 e si sta espandendo sempre di più: ha raggiunto lo spazio alpino dell’Italia e della Francia e sta raggiungendo le Alpi centrali. Ma sul territorio svizzero ci sono ancora molti ostacoli, uno di questi è (come di consueto) l’uomo. La porta d’ingresso principale per entrare in Svizzera è il Vallese da cui poi si può accedere ad un altro cantone, ma purtroppo il lupo non può attraversarlo perché qui ci sono le pecore al pascolo e, quando è affamato le attacca, per questo i pastori li abbattono. Questo fenomeno non fa che peggiorare la situazione: i lupi rischiano l’estinzione e ora che si intravede un barlume di speranza sulla loro sopravvivenza, arriva l’uomo, che come al solito rovina tutto, solo perché questo povero animale affamato uccide una o due pecore per non morire di fame; io penso che noi faremmo lo stesso se non mangiassimo da giorni interi, e poi le pecore mica rischiano l’estinzione!!!e se ne trovano a milioni. La caccia al lupo è tutt’ora assolutamente vietata e per chi infrange questa regola sono previste severe punizioni. Anche se rimangono in circolazione i bracconieri che non perdono un minuto per abbattere un innocente animale in cambia di denaro.
Il wwf è prontamente intervenuto: ha fatto un sondaggio da cui è risultato che solo il 20% della popolazione svizzera non accetta il lupo. Per tanto ha dichiarato di voler suscitare, in futuro, dibattiti costruttivi sulla convivenza con il lupo e sulla protezione delle greggi senza nessuna
E ricordiamoci che il lupo è l’antenato del nostro fedele cagnolino e quindi, come si ha rispetto per il cane, lo si deve avere, a maggior ragione, per il lupo.
Gen
9
Il giorno del “si”più importante della vita di alcune persone diventa ecologico, all’insegna del risparmio e quindi evitando sprechi e del rispetto dell’ambiente. Non è solo un iniziativa di qualche ambientalista convinto ma risulta essere un’abitudine che tende a diffondersi in tutto il mondo. Un matrimonio “a cinque stelle” si può ottenere anche risparmiando. Si tratta di un matrimonio ecologico dedicato a chi non vuole inquinare l’ambiente e vuole lasciare un impronta positiva sul nostro pianeta. Si possono stampare le partecipazioni su carta riciclata, creare un giorno di festa tra banchetti ecologici e passeggiate nel verde, scegliendo il luogo del ricevimento in modo che gli invitati possano raggiungerlo senza utilizzare l’auto. Il vestito della sposa è interamente formato da biopolimeri di mais biodegradabile mentre quello dello sposo è un completo di lino bianco,per gli addobbi in chiesa si utilizzano fiori organici, poi per la cena delle spezie o prodotti locali serviti in cesti. Questi sposi vengono chiamati “ecofriendly”, solitamente sono una coppia di giovani laureati, appartenenti ad una classe sociale medio – bassa e fanno volontariato e viaggiano molto.
Il primo matrimonio ecologicamente corretto è stato celebrato in Brasile, a San Paolo, gli sposi erano un ingegnere spagnolo e una presidentessa di un’associazione di assistenza brasiliana. Sposi e invitati sono arrivati a piedi o in bicicletta. In questo il vestito della sposa è stato confezionato dagli anziani delle favelas ed era formato da bottiglie di plastica; ai piedi portavano entrambe sandali fatti con pneumatici riciclati fabbricati dai detenuti di un carcere in Brasile. Le fedi invece sono state fabbricate da una comunità indigena in Amazzonia ed erano di oro e fibra di cocco.
Gen
5
Nelle giungle brasiliane si è sviluppato un bruco che viene definito bruco assassino ma il suo nome biologico è lonomia. Il lonomia è lo stato larvale dei lepidotteri lonomia. Gli studiosi non sanno ancora come mai si è formato, ma hanno ipotizzato che si sia formato perché è cambiato a livello ambientale tipo l’agricoltura, la deforestazione, l’inquinamento, il clima o la manipolazione dell’ambiente che ha favorito questo specie.È capace di uccidere una persona in 15 ore perché a messo appunto un sistema di difesa e di attacco tale da uccidere. È ricoperto da setole che iniettano il veleno coma lo si tocca. Il suo veleno è sei volte più potente di quello del serpente più velenoso al mondo. Quando si è colpiti da quel veleno si prova senso di nausea,
vomito, inizia a girare la testa. Il veleno del bruco è un emotossina, distrugge i globuli rossi e si perde molto sangue fino a morire dissanguato dopo molte ore di agonia.
Gen
1
Dic
29
Dic
26
Distratti dal web e t , concentrati sul telefonino, i ragazzi sembrano non amare i libri. Invece, leggono più degli adulti.
C’è chi ai libri lascia prendere la polvere sopra la scrivania, chi li usa per fermare le porte quando c’è la corrente d’aria, chi li allinea sugli scaffali per fare bella figure coi compagni… E però c’è anche chi i libri li coccola e li giusta, li sceglie uno per uno, ne sottolinea le frasi più emozionanti ne coglie i particolari e quando li trova interessanti lo rilegge per la seconda volta.
Per certi ragazzi i libri non sono un bene, per, invece li trattano come se fosse oro per il loro cervello. La fascia d’ eta in cui se constata una particolare attenzione per la lettura è stata quella tra gli 11 e i 14 anni, perciò i ragazzi che frequentano le scuole medie leggono più di altri, ma non tutti. Ci sono ragazzi che scelgono il libro attraverso la copertina chi in base al titolo e chi invece dal numero di pagine.
I generi più scelti dai ragazzi sono classici e fantasy , alle ragazze colpisce il romanzo rosa.
CON QUESTO VORREI DIRE CHE LA LETTURA è ORO PERIL NOSTRO FUTURO.