Potature di ordinaria follia, interventi cesori da far vergognare un serio professionista. Con quale criterio si eseguo tali tagli che niente hanno a che vedere con la basilare tecnica di potatura. Non ci sono scuse che tengono: tali interventi sono criminali e accampare scuse sulla stabilità, sulla ricrescita o altre astruse teorie sono indice di incompetenza. Purtroppo nella bergamasca questa moda della capitozzatura prende sempre più piede e sembra quasi essere diventata una moda per tutte le stagioni. Si proprio così perché purtroppo oltre alla scelleratezza degli interventi si aggiunge che spesso vengono effettuati in piena ripresa vegetativa e questo ne aumenta gli effetti negativi con eccessiva fuoriuscita di linfa, tempi lunghi per la cicatrizzazione e conseguenziale proliferare di attacchi fungini. Le piante capitozzate in tale modo tendono ad ammalarsi facilmente, invecchiano velocemente e la sostituzione diventa indispensabile anche perché i cancri rameali e le gravi carie che si sviluppano nella zona dei grossi tagli ne pregiudicano fortemente la stabilità. Tutti i cittadini possono vigilare affinché non si abbiano a vedere tali atrocità che tolgono a funzione stessa per cui gli alberi vengono collocati in città: purificazione dell’aria, abbattimento delle polveri sottili, riduzione dei rumori, trattenimento dell’acqua piovana miglioramento in pratica del microclima locale. Ridurre drasticamente la chioma viene a toglie la loro funzione, con costi di mantenimento elevati ed inutili. Occorre protestare con l’invio di mail e telefonate ai responsabili comunali e spesso le vibranti proteste della popolazione ha impedito abbattimenti e potature da fantascienza. Per chi volesse segnalare interventi anomali o chiedere spiegazioni sulla corretta tecnica di potatura può farlo allo scrivente tramite la pagina “L’esperto risponde” oppure registrarsi alla pagina facebook: “Di no alla capitozzatura” mettere mi piace alla pagina e condividerla aiuta a diffondere una cultura piu ecologista e rispettosa dell’ambiente. Per approfondire trovi altri articoli simili al seguente link : La stagione dei massacri