Il freddo invernale e le brinate danno un duro colpo alle coltivazioni sia di tipo arboreo che erbaceo. Normalmente le piante arboree hanno delle difese naturali che le permettono di superare, con o senza danni il periodo invernale. In particolare con l’approssimarsi della stagione fredda le piante lignificano i germogli più teneri in modo che la lignina e a cellulosa facciano da riparo alle rigide temperature. Le gemme, invece, vengono rivestite da particolari formazioni vegetali chiamate perule che per la loro consistenza faranno da riparo fino alla primavera successiva quando si schiuderanno lasciando avanzare il nuovo germoglio. Non sempre, però, le difesa attuate dalla pianta sono così valide e dopo certe annate più rigide è facile trovare in primavere rami secchi, piantine morte ed anche in piante di notevole circonferenza è possibile notare le tipiche fessurazioni verticali del tronco e più propriamente della corteccia a sottolineare temperature invernali non sopportabili per la pianta. Normalmente sono le piante più giovani a giovarsi della cura dell’uomo che con opportuni accorgimenti aiuta le piante dell’orto e del giardino a limitare i danni da gelata o addirittura alla morte per allessamento. Della paglia o altro materiale organico posto sul terreno attorno al fusto evita il più delle volte l’eccessivo congelamento del terreno, mentre avvolgere il fusto con paglia ben asciutta e successivamente avvolgere il tutto con un film di materiale plastico è l’ideale per la protezione di quest’ultimo. Nelle piante da frutta risulta invece efficace pennellare il tronco con solfato di rame e calce nella proporzione di 1:1. Con questo semplice rimedio si disinfetterà efficacemente il fusto da parassiti animali e vegetali ed in particolare del muschio responsabile della marcescenza dei tessuti